La realizzazione dei componenti in materiale plastico si ottiene con una sistema detto stampaggio; il tutto è possibile naturalmente grazie a degli appositi macchinari anche se le tecniche di stampaggio sono svariate.

 

Naturalmente, questi macchinari e soprattutto gli stampi hanno bisogno di un sistema di raffreddamento, che è fondamentale per far sì che gli stessi lavorino a temperatura conforme al materiale che si deve deformare.

Inoltre, il raffreddamento permette di evacuare il calore all’esterno e lasciare che lo stampo mantenga una temperatura ottimale, cosicché la quantità di calore asportata sia tale da poter permettere l’estrazione del pezzo dallo stampo.

 

E se parte dell’impianto è all’esterno?

Spesso gli impianti di raffreddamento presentano un circuito primario e un circuito secondario, di cui il primo ubicato all’esterno. Per consentire la protezione antigelo dell’impianto primario, si può utilizzare un’adeguata miscela di “glicole”; mentre l’impianto secondario, ubicato all’interno, può essere riempito direttamente con acqua di pozzo.

L’adozione di questo sistema permette minori costi di gestione e manutenzione, legati al fatto che la quantità di “glicole” da utilizzare e sostituire è notevolmente inferiore.

 

Ovviamente…

Tutto questo deve essere studiato con molta attenzione perché nello stampaggio delle materie plastiche la funzione di raffreddamento è fondamentale sia per il fattore sicurezza che per ridurre il tempo ciclo.

 

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